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Natale in tempo di crisi

Lo so e lo sappiamo tutti: c’è la crisi. Grave e lunga, tanto lunga da non poterne indovinare la fine, se mai una fine ci potrà essere.

La crisi di cui tutti parlano e che tutti sentono sulla pelle è quella economica, ma ce n’è una infinitamente più insidiosa.

Non esistono dubbi che sia seccante fare a meno del vestitino firmato, non cambiare l’automobile quando i chilometri percorsi cominciano ad essere tanti, rinunciare al tablet o al telefonino ultima moda, non farsi le vacanze fuori di casa, uscire qualche volta di meno la sera… Seccante, ma si può.

Ciò che è impossibile fare è andare contro la nostra imperfettissima biologia. Chi ci ha progettato non ha tenuto conto che, per motivi inutili da sottolineare, l’uomo del XXI secolo deve adattarsi a un’atmosfera in cui l’Ossigeno diventa sempre più scarso (dal 1900 ad oggi abbiamo perso circa 120 ppm di Ossigeno), in cui le polveri stanno diventando soffocanti, in cui l’acqua rischia di essere sempre di più una brodaglia di porcherie, in cui la frutta e la verdura contengono davvero di tutto, ma niente di consolante. Vivere in queste condizioni, nelle condizioni in cui ci troviamo oggi, è al limite estremo delle nostre possibilità biologiche e chi ha voglia di dare un’occhiata alla cavalcata trionfale del cancro e delle malformazioni fetali potrà avere un’immagine, seppure molto parziale, dello stato delle cose.

È questa la crisi vera.

Con una lentezza esasperante, certo non al passo con la velocità con cui stiamo sprofondando, c’è chi si sveglia e si dispera. Ma c’è anche chi, ben sveglio, cerca di arrestare la caduta o, almeno, cerca di frenarla. E sono questi a scrivermi e telefonarmi ogni giorno per chiedermi aiuto. Facendo un conteggio a spanne siamo ad una ventina la settimana. Qui a disperarmi sono io: non ce la faccio. Quasi tutti fanno finta di niente, ma il laboratorio che da quasi 10 anni porto avanti a mia cura e spese non ce la fa ad andare avanti. Come posso aiutarvi se prendete solo senza restituire nemmeno una briciola di ciò che prendete?

A questo punto propongo uno scambio: voi scaricate il libro Il Grillo Mannaro e fate una donazione per farci (farvi) sopravvivere. Lo so e lo sappiamo tutti: c’è la crisi. Ma basta poco, e poi, si tratta di un investimento per il futuro di tutti. E anche per il presente.

Buon Natale.

Il Grillo Mannaro
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